Sua maestà la RIBOLLITA

Da brava fiorentina quale sono, uno dei miei piatti preferiti è la ribollita, tipica zuppa delle mie parti, dove il pane e il cavolo nero la fanno da padroni.

In origine era un piatto povero dei contadini, i quali in inverno utilizzavano il pane avanzato e il cavolo nero per creare questa deliziosa zuppa.

E dopo un fine settimana trascorso a Firenze, dove al mercato ho fatto incetta degli ingredienti necessari, ecco che vi propongo la mia ricetta...

 COSA SERVE

200 g circa di fagioli cannellini secchi

mezzo cavolo nero

mezzo cavolo verza

200 g circa di bietoline o spinaci

1 patata

1 carota

1 cipolla

1 costa di sedano

2 pomodori

pane raffermo

olio, sale e pepe

COME SI FA

Mettere a mollo i fagioli secchi per 12 ore, lessarli in abbondante acqua con della pancetta o una cotenna di prosciutto e scolarli, lasciando da parte l'acqua di cottura (se non si ha molto tempo, si possono usare quelli già lessati).

Tagliare la cipolla, la carota e il sedano in pezzi non troppo piccoli e farli soffriggere in una pentola capiente con un pò d'olio.

Tagliare la patata, i pomodori (spellati e privati dei semi), il cavolo verza, il cavolo nero e le bietoline (o gli spinaci) e aggiungerli al soffritto, con l'acqua di cottura dei fagioli. Aggiungere sale e pepe e lasciar cuocere per circa mezz'ora, o comunque fino a quando i fagioli non risultino ben cotti, avendo cura di aggiungere acqua ogni volta che le verdure si asciugano troppo.

Togliere metà della zuppa dalla pentola e passarla al frullatore, poi rimetterla insieme all'altra. Tagliare il pane raffermo a fette (se troppo morbido, asciugarlo un pò nel forno), aggiungerlo alla zuppa e lasciar cuocere per altri dieci minuti circa.

Servire la zuppa nei piatti con un filo di olio, possibilimente nuovo.

Questa zuppa è buona se cucinata il giorno prima e "ribollita" il giorno dopo, da cui appunto il nome.

Buon appetito!

Maty