Ho letto diversi libri di Stephan King e mi ha sempre incuriosito la storia dell'assassinio di JFK, quindi, quando in libreria ho visto questo libro, non potevo non prenderlo.
E' stata un bellissima conferma di come lo stile di King sia appassionante e particolareggiato nei minimi dettagli.
Il protagonista di questo libro, Jake, professore, per una serie di eventi, ha la possibilità di tornare nel passato, precisamente alle 11.58 del 9 settembre 1958, avendo trovato un buco temporale, la famosa "buca del coniglio".
Grazie a questa possibilità, prova a cambiare il futuro di un bidello zoppo che aveva conosciuto, il quale da bambino era stato aggredito dal padre.
Modificare un evento del passato però ha comunque delle conseguenze, non sempre piacevoli; il bidello si salverà dall'aggressione ma Jake scoprirà che morirà in Vietnam.
Ecco la spinta in più per provare a cambiare il passato di molti giovani, impedendo l'omicidio di Kennedy e, quindi, evitando la famigerata guerra del Vietnam.
Ma il passato è restio a farsi cambiare e spesso, anche le più piccole modifiche, possono avere conseguenze devastanti.
Attorno a questa storia, ruotano personaggi reali e inventati, storie parallele ma alla fin fine tutte intrecciate e legate "nelle stringhe del tempo".
La bellezza di questo libro, secondo me, è la descrizione della provincia americana e della vita tra il 1958 e il 1963; si potrebbe quasi definirlo un romanzo storico tanto sono accurate le descrizioni.
Ci sono poi dei richiami, più o meno espliciti, ad altri lavori di King: ad esempio ricompare la cittadina di Derry e i due dei bambini del gruppo dei perdenti ( IT), o il modello dell'auto di Christine, macchina infernale, oltre l'ambientazione di parte della storia nella cittadina dove King ha vissuto da ragazzo.
Un libro ben fatto, che scivola via con leggerezza...per chi a tempo (è un pò lungo), lo consiglio!
Maty
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